RISCHIO ATEX
Pageambiente esegue valutazioni di rischio Atex presso imprese di tutti i settori nei quali tale rischio specifico sia presente.
Il rischio Atex, identifica il rischio per i lavoratori derivante da un ambiente di lavoro caratterizzato dalla presenza di atmosfere esplosive.
Da un punto di vista normativo è la Direttiva Europea 1999/92/CE che identifica i requisiti minimi di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. La Direttiva richiede un’analisi dei rischi formalizzata in uno specifico documento di protezione contro le esplosioni, nel quale vengono ripartite in zone le aree in cui possono formarsi le atmosfere esplosive.
La Direttiva 2014/34/UE specifica invece i requisiti essenziali di sicurezza (RES) dei prodotti (strumenti ed attrezzature) destinati ad essere impiegati in aree particolarmente esposte al rischio esplosione e che per questo devono essere dotati di una specifica Certificazione, quale evidenza della verifica di conformità alla direttiva.
Il rischio da atmosfere esplosive è regolamentato nel D.Lgs. 81/08 al Titolo XI “Protezione da Atmosfere Esplosive” (artt. 287-297) nel quale si identificano tutte le misure di prevenzione che un datore di lavoro deve attuare per la tutela dei lavoratori esposti.
La definizione di atmosfera esplosiva
Si definisce “atmosfera esplosiva” una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga all’insieme della miscela incombusta.
Sono attività particolarmente esposte al rischio Atex quelle alimentari (stoccaggio di cereali e farine), tessili (soprattutto nella fase di filatura), falegnamerie industriali, industrie chimiche e petrolchimiche, farmaceutiche e metallurgiche, distillerie ed impianti di compressione gas combustibili.
Valutazione Atex: suddivisione in zone delle aree di rischio
La Direttiva Europea 99/92/CE individua e cataloga le aree in base al rischio Atex distinguendo tra luoghi in cui il rischio di esplosione è dato da atmosfere nelle quali sono presenti gas, vapori o nebbie e luoghi in cui il rischio di esplosione è associato ad atmosfere nelle quali sono disperse particolari polveri combustibili.
Di seguito si riportano le definizioni delle “Zone ATEX” con cui vengono classificati gli ambienti.
ATMOSFERA ESPLOSIVA CAUSATA DALLA PRESENZA DI MISCELA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI
- Zona 0: Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un’atmosfera esplosiva.
- Zona 1: Area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività.
- Zona 2: Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.
ATMOSFERA ESPLOSIVA CAUSATA DA POLVERI COMBUSTIBILI
- Zona 20: Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un’atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria.
- Zona 21: Area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile nell’aria, è probabile che avvenga occasionalmente durante le normali attività.
- Zona 22: Area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva sotto forma di nube di polvere combustibile o, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.
Il rischio Atex e gli obblighi del datore di lavoro
Qualora sia presente un rischio derivante dalla presenza di miscele esplosive scattano immediatamente degli obblighi per il datore di lavoro che è tenuto a rispettare per tutelare la propria azienda e tutti i lavoratori esposti.
Per identificare le misure di prevenzione necessarie a prevenire il rischio di formazione di atmosfere esplosive il datore dovrà basarsi sul documento di valutazione dei rischi e rivedere l’organizzazione e gli aspetti tecnici che caratterizzano l’azienda e i suoi processi produttivi.
Nel caso in cui non fosse possibile prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro dovrà adottare tutte le misure tecniche, organizzative e procedurali per ridurre al minimo la possibilità di generare fonti di innesco.
I contenuti del Documento di Valutazione del Rischio Esplosione
Come stabilito dall’art. 290 del D.Lgs. 81/08, il Datore di lavoro, nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 17, comma 1 dello stesso decreto, valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almeno dei seguenti elementi:
- probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive;
- probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci;
- caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni;
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