La normativa di riferimento per la valutazione del rischio rumore e vibrazioni è il Titolo VIII del noto D. Lgs. 81/08: qui vengono trattati nel dettaglio i criteri che sono alla base della valutazione dei rischi provocati dall’esposizione agli agenti fisici.

Fanno parte della famiglia dei rischi da agenti fisici: il rischio vibrazioni, il rischio rumore, il rischio cem, il rischio ROA ed il rischio associato alle condizioni microclimatiche dei luoghi di lavoro.

Pageambiente esegue valutazioni rischio rumore e vibrazioni presso aziende di tutti i settori.

Il Rischio Rumore

Il rumore può avere origine naturale o artificiale e rappresenta di fatto un fastidio non desiderato.

L’esposizione senza protezioni adeguate a rumori genera nella maggior parte dei casi ipoacusia, ovvero una riduzione della capacità uditiva che col tempo porta alla perdita completa dell’udito.

L’ipoacusia è una delle malattie professionali più diffuse ma, in ottica di prevenzione, è bene ricordare che il rischio rumore ha conseguenze importanti anche su altri organi del corpo umano come l’apparato endocrino, cardiovascolare o il sistema nervoso centrale.

Il rumore disturba le conversazioni, altera la percezione di segnali acustici di sicurezza esponendo i dipendenti ad infortuni, influenza in modo negativo la produttività, le capacità di apprendimento e interferisce con il momento del sonno e del riposo.

Quando si procede con la valutazione del rumore è importante affidarsi a personale competente in grado di misurare i livelli di esposizione personali e di confrontarli con il valore di azione e quello limite come previsto dal D. Lgs. 81/08 e dalla normativa UNI 9432 sulla “Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell’ambiente di lavoro”.

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Il Rischio Vibrazioni

Le vibrazioni vengono definite come oscillazioni meccaniche rispetto ad uno specifico punto di riferimento generate da onde di pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi.

Le oscillazioni determinate dalle vibrazioni possono essere di tipo forzato o libero, ovvero influenzate da una forza esterna, come avviene quando un lavoratore utilizza mezzi di trasporto, macchinari e attrezzature.

Le sollecitazioni legate all’utilizzo di macchinari e dispositivi meccanici riguardano il sistema mano – braccio ed il sistema corpo intero.

La valutazione del rischio vibrazioni mano – braccio viene eseguita sulla base delle normative UNI EN ISO 5349-1 e UNI EN ISO 5349-2; la valutazione del rischio vibrazioni corpo intero invece prende come riferimento le disposizioni presenti nella norma ISO 2631-1.

Come per il rischio rumore anche per la valutazione del rischio vibrazioni i valori di esposizione calcolati vengono confrontati con i valori d’azione ed i valori limite identificati dal D. Lgs. 81/08 così da determinare delle fasce di rischio.

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