Valutazione di impatto acustico
Che cos’è, quando deve essere presentata e a chi rivolgersi per eseguirla
Attraverso la Valutazione di impatto acustico (VIA) l’azienda dimostra il proprio impatto acustico effettivo all’interno dell’ambiente in cui opera.
Questo documento, conosciuto anche come Certificazione Acustica, è reso obbligatorio dal DPR 227/2011 per coloro che hanno intenzione di realizzare:
- opere pubbliche
- infrastrutture di trasporti
- impianti sportivi o ricreativi
- discoteche
- circoli privati
Sono esonerate dalla compilazione di questo documento attività operanti nella ristorazioni o palestre se non è prevista la diffusione di musica durante gli orari di apertura.
La valutazione di impatto acustico dovrà essere consegnata al Comune di residenza.
In questa guida ci occuperemo di:
- stabilire quando è necessario eseguire una valutazione di impatto acustico;
- che cose si intende per relazione di impatto acustico;
- a chi rivolgersi per eseguire una valutazione di impatto acustico.
Quando eseguire la valutazione di impatto acustico
La VIA ha lo scopo di garantire la vivibilità acustica dei centri abitati in modo da evitare il fenomeno dell’inquinamento acustico.
Per questa ragione la normativa di riferimento richiede un’apposita valutazione.
La relazione di impatto acustico
Sia gli edifici esistenti, al cui interno si trovano attività commerciali e produttive, che quelli in costruzione devono rispettare i limiti in termini di decibel emessi previsti dalla normativa urbanistica.
Per ridurre il più possibile il danno da inquinamento acustico prodotto nell’ambiente, rispettando i limiti previsti a livello Comunale e dalle leggi di settore, è necessario costruire le nuove strutture implementando determinate metodologie e bonificare quelle esistenti.
A tal fine la norma richiede al titolare di presentare agli enti preposti la valutazione di impatto acustico insieme al progetto che si vuole realizzare così da ricevere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività.
Quando la struttura non è ancora realizzata il documento richiesto prende il nome di Valutazione Previsionale di impatto acustico che contiene una previsione di quello che potrebbe essere l’impatto acustico una volta completati i lavori.
⇒ leggi la nostra guida sulla valutazione previsionale di impatto acustico
Per quanto riguarda invece gli edifici esistenti, che necessitano di un cambio di destinazione, è richiesta una relazione di impatto acustico che prevede misurazioni empiriche basate su test mirati che permettono di identificare gli interventi di bonifica acustica da eseguire per ricreare una situazione “a norma”.
All’interno della valutazione di impatto acustico saranno pertanto indicati anche i mezzi necessari alla mitigazione del rumore prodotto.
Nello specifico il Tecnico potrà suggerire l’uso di pannelli fonoisolanti, pannelli fonoassorbenti, cabine insonorizzate e tutte quelle disposizioni che permettono di isolare l’impatto acustico.
A chi rivolgersi per avere la valutazione di impatto acustico
In base a quanto detto fino ad ora, la redazione della valutazione di impatto acustico può essere eseguita solo da un tecnico specializzato abilitato ad eseguire tutte le analisi necessarie.
Ai fini della relazione di impatto acustico devono essere eseguite misurazioni acustiche specifiche che prevedono l’uso di strumentazioni apposite; queste misurazioni possono essere differenti sul campione in funzione delle caratteristiche dell’edificio, del luogo di ubicazione, del contesto abitativo e di altre variabili.
In alcune circostanze la normativa prevede la possibilità di un’autocertificazione acustica di impatto acustico.
Quando si può fare un’autocertificazione di impatto acustico
La normativa che disciplina l’autocertificazione di impatto acustico è il D.P.R. 227/2011. Questa dichiarazione sostitutiva può essere elaborata direttamente dal titolare dell’attività che dichiara che la struttura non supera i limiti di tolleranza del rumore imposti sul territorio.
È importante ricordare che non deve esserci alcun obbligo di eseguire misurazioni acustiche di impatto acustico.
Com’è facilmente intuibile le misurazioni da realizzare sono abbastanza complesse ed errori espongono il responsabile a sanzioni importanti nel caso in cui le attività vengano considerate rischiose dal punto di vista dell’impatto acustico.
Le attività che possono presentare un’autocertificazione acustica sono quelle considerate a bassa rumorosità, presenti nell’elenco dell’Allegato B della norma sopracitata.
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