Ai numerosi rischi sul lavoro durante il periodo estivo si aggiunge quello legato alle alte temperature tipiche degli ambienti produttivi industriali e degli spazi esterni come terreni agricoli e cantieri edili.
In alcune circostanze gli effetti del caldo vengono amplificati da alcune patologie come ad esempio l’obesità, l’asma, malfunzionamenti della tiroide, diabete, patologie cardiovascolari e molto altro.
Ai fini della valutazione del rischio caldo sul luogo di lavoro è necessario:
- Individuare con precisione le patologie da calore;
- Definire quali sono i fattori che aumentano il rischio delle patologie da calore;
- Definire le strategie di prevenzione che il datore di lavoro dovrebbe porre in essere per tutelare la salute dei propri dipendenti.
Quali sono le 6 patologie da calore
Le patologie da calore sono condizioni cliniche legate all’esposizione continua a temperature alte e ad ondate di calore; nello specifico sono:
- Dermatite da sudore: deriva dalla macerazione cutanea dovuta al molto sudore. Si presenta attraverso brufoli e vescicole in diverse zone del corpo come le pieghe del gomito, il collo, nella parte alta del torace oppure sotto la zona del seno;
- Crampi da calore: questi dolori muscolari sono causati dalla perdita eccessiva di sali minerali e liquidi corporei;
- Sincope: questa patologia è provocata dall’eccessiva vasodilatazione, caratterizzata da ipotensione, scarso flusso sanguigno a livello cerebrale e stasi venosa periferica. Il lavoratore che soffre di sincope da calore inizialmente impallidisce, per poi perdere conoscenza, ha sensazioni di stordimento e vertigini;
- Stress da calore o esaurimento: lo stress da calore si manifesta attraverso una minor capacità di adattamento sia del cuore che del sistema termoregolatore. Sono particolarmente inclini a questa patologia soggetti non acclimatati che sostengono sforzi fisici particolarmente intensi;
- Colpo di calore: è una patologia molto pericolosa in quanto può provocare danni agli organi interni e, nelle circostanze più gravi, il decesso. Si manifesta quando il centro di termoregolazione dell’organismo è compromesso dall’eccessiva esposizione al caldo e la temperatura corporea supera i 40 gradi;
- Squilibri idrominerali: questa patologia è legata alla perdita di liquidi dovuta ad iperventilazione ed eccessiva sudorazione a fronte di uno scarso reintegro di acqua; in pratica il deficit sodico non viene ripristinato in modo adeguato.
Le patologie croniche che aumentano le probabilità di insorgenza delle patologie da calore
Come anticipato, ci sono alcune patologie croniche che amplificano le probabilità che tutte le patologie da caldo appena descritte si manifestino.
In particolare:
- Disfunzioni della tiroide: gli ormoni prodotti dalla tiroide favoriscono la dispersione di calore dalle cellule;
- Obesità: il peso eccessivo aumenta lo sforzo al quale è sottoposto il cuore quando deve lavorare in ambienti particolarmente caldi;
- Bronchite ed asma croniche: attacchi d’asma e ostruzione dei bronchi sono altamente più frequenti quando oltre al caldo si riscontrano alti tassi di umidità nell’ambiente;
- Disturbi psichici e malattie neurologiche;
- Patologie cardiovascolari: ostacolano l’aumento del lavoro cardiaco necessario per disperdere calore attraverso l’aumento del flusso sanguigno verso di distretti periferici e per aumentare il flusso sanguigno verso i muscoli coinvolti nello sforzo;
- malattie renali: gli effetti del caldo aumentano in tutti quei soggetti che soffrono di insufficienza renale o che hanno affrontato un percorso di dialisi;
- diabete: caldo e sforzi fisici eccessivi favoriscono l’abbassamento della glicemia.
Valutazione del rischio caldo: le misure di prevenzione implementate dal datore di lavoro
Una buona gestione del rischio dipende dall’adeguata formazione dei dipendenti e, ovviamente, dalle misure di prevenzione e protezione implementate dal datore di lavoro.
Oltre ad una frequente idratazione e l’abbigliamento adeguato, il datore di lavoro è tenuto a riorganizzare durante il periodo estivo i turni di lavoro in maniera tale da concedere a tutti i dipendenti uguali possibilità di accesso ad aree all’ombra e lo stesso numero di pause.
Secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 è compito del datore di lavoro pianificare in modo accurato gli interventi aziendali necessari ad una corretta prevenzione del rischio microclima, ed individuare le figure aziendali in possesso delle competenze necessarie per eseguirli.
Il datore di lavoro deve:
- nominare un responsabile che verifichi l’implementazione del piano di sorveglianza volto alla prevenzione degli effetti dello stress da caldo sulla salute e sicurezza dei dipendenti;
- procedere con la valutazione del rischio, individuando i rischi e le patologie legate al caldo;
- organizzare corsi di formazione e aggiornamento per i dipendenti;
- elaborare strategie di prevenzione e protezione individuale per i lavoratori, ad esempio fornire abbigliamento adeguato e mettere a disposizione di tutti acqua da bere;
- organizzare in modo adeguato i turni di lavoro;
- mettere a disposizione dei dipendenti zone all’ombra dove riposarsi (come nel caso dei cantieri di costruzione);
- promuovere il controllo reciproco tra i dipendenti;
- pianificare una strategia adeguata in caso di emergenze;
- dotare gli ambienti di lavoro al chiuso di sistemi di raffreddamento adeguati.