L’approvazione della Legge Regionale numero 9 del 25 luglio 2025 sancisce l’abrogazione della Legge Regionale numero 11 del 24 Giugno 2003.
Al fine di creare un quadro normativo in linea con quello europeo in materia di formazione haccp, decade l’obbligo di formazione obbligatoria per chiunque manipoli alimenti.
La responsabilità della formazione e della sicurezza alimentare spetta direttamente all’operatore del settore alimentare (OSA) come previsto dall’articolo 5 del Regolamento CE 852/2004 (aggiornato dal Regolamento UE 2021/382).
Vediamo nel dettaglio i principali cambiamenti introdotti e come devono comportarsi le aziende interessate dalla normativa.
Formazione per alimentaristi: cosa cambia con il nuovo aggiornamento normativo
Il primo cambiamento riguarda frequenza e modalità della formazione.
Mentre prima dovevano essere rispettati quelli imposti dalla norma, oggi ogni azienda può decidere liberamente: l’obiettivo primario è garantire la sicurezza igienico sanitaria di tutti i processi produttivi.
È responsabilità dell’ OSA assicurarsi che:
- gli addetti alla manipolazione degli alimenti siano controllati e/o abbiano ricevuto una formazione in materia d’igiene alimentare consona al tipo di attività svolta;
- i responsabili dell’elaborazione e della gestione del sistema Haccp, e delle relative guide, siano in possesso della formazione necessaria all’implementazione dei principi del sistema;
- vengano rispettati tutti i requisiti definiti dalla normativa nazionale circa la formazione del personale che opera in specifici settori alimentari.
Come sottolineato i contenuti e le modalità di erogazione della formazione sono decisi dall’OSA in autonomia e, dove necessario, con il supporto di consulenti esterni.
Al momento del controllo da parte delle Autorità competenti (Servizi di Igiene Alimentare e Servizi Veterinari della AUSL):
- l’azienda dovrà dimostrare di aver disposto ed erogato una formazione adeguata al personale;
- sarà oggetto di verifica il rispetto dei Regolamenti CE 852/2004 (Formazione degli Operatori del settore alimentare) del Regolamento UE 2021/382 (Cultura della Sicurezza Alimentare).
Tra le novità introdotte dalla normativa troviamo inoltre i seguenti aspetti:
- non occorre più ricevere l’autorizzazione preventiva relativa al contenuto della formazione e, di conseguenza, decade anche l’obbligo di accreditamento del Dipartimento di Sanità Pubblica;
- i servizi di Igiene Pubblica e il Servizio Veterinario possono organizzare corsi di formazione per alimentaristi secondo le modalità riportate dai regolamenti europei.
Non ci sono novità da segnalare in materia di formazione specifica sulla formazione e produzione di alimenti senza glutine che continua ad essere gestita dai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle AUSL e dell’Associazione riconosciuta AIC Emilia-Romagna APS a distanza (modalità FAD).
Come deve essere gestita la formazione nelle aziende alimentari
La gestione della formazione all’interno delle aziende del settore alimentare deve avvenire in modo da garantire i massimi livelli di sicurezza nello svolgimento delle operazioni.
Questo vuol dire programmare in anticipo gli eventi scegliendo una frequenza che sia consona alla propria realtà e ai rischi che la caratterizzano.
L’aggiornamento del Piano di Autocontrollo deve avvenire inoltre, come previsto dalla normativa europea, in presenza di eventi straordinari:
- cambiamenti di mansione;
- arrivo di nuovo personale;
- utilizzo di nuove attrezzature e tipologie produttive;
- aggiornamenti della normativa;
- eventuali situazioni di non conformità emerse a seguito di controlli ufficiali o interni
Tra i compiti delle aziende ci sono:
- programmazione degli eventi formativi, specificandone durata e programma;
- registrazione della formazione avvenuta con allegato l’elenco dei partecipanti e la registrazione delle presenze;
- descrizione all’interno del Manuale di Autocontrollo Haccp o del Piano di Autocontrollo (o all’interno di una procedura dedicata) delle modalità di gestione della formazione del personale (destinatari, argomenti, frequenza, tipologia di formazione);
- archiviazione degli attestati esterni/interni rilasciati ai partecipanti.
Il rispetto delle linee guida descritte consente di dimostrare e documentare alle Autorità competenti che l’azienda ha implementato un percorso formativo continuo oltre alla diffusione interna di una cultura della sicurezza alimentare.