Cosa sono le vibrazioni mano braccio e quali patologie fisiche causano ai lavoratori

Le vibrazioni che si estendono al sistema mano-braccio sono quelle provocate dall’utilizzo di utensili e macchinari come tagliaerba, trapano, avvitatori, mole, martelli pneumatici e simili.

Come le vibrazioni trasmesse al corpo intero, anche questa tipologia può essere considerata la causa scatenante di patologie e disturbi di tipo muscolare, alle ossa o a livello neurologico.

Nell’articolo di oggi ci occuperemo di:

  • descrivere che cosa sono le vibrazioni mano – braccio;
  • quali sono i limiti di esposizione e di azione definiti dalla norma;
  • identificare i danni che le vibrazioni al sistema mano-braccio possono provocare;
  • elencare le misure preventive che il datore di lavoro deve adottare nel momento in cui si superano i limiti di esposizione al rischio.

 

Che cosa sono le vibrazioni mano-braccio secondo l’INAIL

Per fare chiarezza sulle vibrazioni al sistema mano braccio è opportuno considerare quanto descritto dall’INAIL secondo il quale:

“Le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio sono quelle che derivano da un’apparecchiatura vibrante che nell’uso normale va impugnata dal lavoratore con una o con entrambe le mani.”

Il Portale degli Agenti Fisici fornisce un elenco esaustivo di tali apparecchiature vibranti dividendole in due tipologie: utensili percussori ed utensili rotativi.

Sono utensili di tipo percussorio:

  • martelli rivettatori, scrostatori e scalpellatori;
  • trapani a percussione;
  • martelli perforatori;
  • demolitori di vario tipo (pneumatici, elettrici, idraulici);
  • martelli sabbiatori;
  • avvitatori ad impulso;
  • roditrici e cesoie per metalli.

Sono utensili di tipo rotativo:

  • motoseghe;
  • seghe circolari;
  • seghetti alternativi;
  • levigatrici orbitali;
  • smerigliatrici (angolari, assiali, dritte per lavorazioni leggere);
  • decespugliatori.

Infine, il portale individua nella categoria “altro” i seguenti macchinari:

  • chiodatrici;
  • tagliaerba;
  • motocoltivatori;
  • ribattitrici;
  • cubettatrici;
  • trapani da dentista;
  • seghe per ossa e gessi;
  • manubri di moto e motocicli;
  • compattatori;
  • limatrici rotative con asse flessibile.

Quali sono i limiti di esposizione al rischio vibrazioni per il sistema mano – braccio?

I valori limite di esposizione ed il valore di azione vengono definiti dal D. Lgs. 81/08, nello specifico:

  • valore di azione quotidiano: sulla base di una giornata lavorativa di 8 ore tale valore viene fissato a 2.5 m/s2;
  • valore limite di esposizione quotidiano: sulla base di una giornata lavorativa di 8 ore tale valore è fissato a 5 m/s2 mentre, per brevi periodi, è pari a 20 m/s2.

 

Quali sono i danni che possono causare ai lavoratori sovraesposti?

Tutte le lesioni derivanti dall’esposizione elevata a vibrazioni per il sistema mano braccio vengono identificate come Sindrome da Vibrazioni Mano – Braccio.

Rientrano nella Sindrome da Vibrazioni Mano Braccio le lesioni di tipo:

  • neurologico (formicolio, intorpidimento nelle dita delle mani, tunnel carpale);
  • osteoarticolare (parestesie, riduzione sensibilità termica e tattile);
  • muscolare e scheletrico (deterioramento della forza muscolare, indolenzimento a livello di muscoli e tendini, ipotonia – ipotrofia muscolare degli arti superiori);
  • vascolare (Fenomeno di Reynaud o fenomeno del dito bianco, dito bianco indotto da vibrazioni).

Tra tutti i sintomi elencati i più frequenti sono quelli di tipo vascolare associati al Fenomeno di Reynaud.

La normativa UNI EN ISO 5349-1 offre una previsione di massima relativa all’insorgenza di tale sindrome calcolata sulla base di un’esposizione giornaliera ripetuta per un certo numero di anni.

Per tutelare la salute dei dipendenti è opportuno rispettare sempre i valori limite: nel momento in cui questi vengono superati scatta l’obbligo, per il datore di lavoro, di attivare la sorveglianza sanitaria ed una serie di misure di controllo per ridurre l’esposizione al rischio.

 

Vibrazioni mano braccio: come prevenire le lesioni e tutelare la salute dei dipendenti

Come previsto dalla normativa di riferimento, le misure preventive che il datore di lavoro deve porre in essere per ridurre il rischio associato alle vibrazioni mano braccio prevedono:

 

  • la sostituzione dei macchinari che producono un livello eccessivo di vibrazioni;
  • l’utilizzo di sistemi di lavoro ergonomici che riducono il livello di forza esercitata dal dipendente;
  • una migliore pianificazione del lavoro che prevede turni di breve durata e permette di alternare periodi di esposizione a periodi di non utilizzo;
  • una regolare attività di manutenzione;
  • sessioni di formazione ed aggiornamento dei lavoratori;
  • l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale certificati (EN ISO 10819) e con marchio CE;
  • sorveglianza sanitaria al fine di valutare l’idoneità del lavoratore allo svolgimento della propria mansione.

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